PROTEZIONE ASSICURATIVA

Escludendo l’RC auto, il premio annuo pagato in media da un cittadino italiano per le coperture assicurative di protezione è di 300 euro, mentre quello pagato dagli abitanti degli altri principali Paesi europei è in media di 937 euro. 

Questo dipende in gran parte dalla mancanza della consapevolezza del ruolo sociale delle assicurazioni, da una scarsa sensibilità al rischio, dal ruolo molto assistenziale dello Stato e dalla complicazione eccessiva dei documenti informativi

Gli Italiani e l’assicurazione

Molti sembrano attratti più dalla possibilità, sia pure rara, di un grosso guadagno che dalla eventualità, spesso molto concreta, di evitare una perdita consistente.

Nel 2020 e 2021 gli italiani hanno speso circa 110 miliardi di euro all’anno in giochi e lotterie. I premi del ramo danni (escluse l’RC Auto e veicoli marittimi) sono stati di circa 24 miliardi nel 2020 e 26 miliardi nel 2021, si tratta di cifre irrisorie se paragonate a quella spesa per tentare una vincita più unica che rara.

L’assicurazione sui beni immobiliari

L’Italia è il Paese europeo dove il 50% della ricchezza dei propri abitanti è investito nelle abitazioni.

Oltre 21,5 milioni di persone abitano in zone con un rischio sismico classificato come abbastanza elevato o molto elevato e circa 3 milioni che vivono in una zona di massima esposizione. In aggiunta, 15 milioni di abitazioni, ovvero più della metà, sono state costruite prima del 1974 in assenza di una normativa antisismica.

Questi dati farebbero pensare che l’Italia sia anche il Paese con la più ampia diffusione delle coperture assicurative sulla casa data l’elevata probabilità, soprattutto in diverse aree del Centro-Sud, di subire ingenti danni, invece solo il 50% delle abitazioni sono coperte da una formula assicurativa e solamente il 5% delle case è coperto contro terremoti e alluvioni.  

Consideriamo anche i rischi legati a incendio, furto, danni da rotture di impianti di acqua,danni accidentali a terzi e copertura danni causati da animali domestici.

Per la casa sognata a lungo spesso è stato pagato o si sta ancora pagando un mutuo di 20 o 30 anni: perché non si pensa ad assicurarla?

Assicurazioni e polizze per infortuni e malattie

In Italia il costo totale complessivo degli infortuni e delle malattie professionali arriva al 6,3% del PIL; il costo medio del singolo infortunio è di circa 55.000 euro.

Per il 76,7% degli italiani le paure maggiori riguardano i problemi di salute causati da malattie o infortuni, ma una polizza malattia è sottoscritta solamente da 10 italiani su 100 e una infortuni solo dal 20 su 100.

Proteggere la non autosufficienza

Anche il problema della non autosufficienza è sottovalutato. 

Nel rapporto del 2019 relativo al 2018 il Censis ha evidenziato che le persone non autosufficienti erano circa 3,5 milioni. Gli anziani non autosufficienti erano più di 2,8 milioni, ovvero il 20,7% del totale degli anziani e l’81% sul totale della popolazione non autosufficiente. 

La stima è che nel 2040 gli anziani non autosufficienti saranno più di 4,6 milioni, ovvero il 24,4% del totale degli anziani e l’82,5% sul totale della popolazione non autosufficiente che salirà a più di 5,6 milioni. 

Il Censis evidenziava che ormai la sanità in Italia è caratterizzata da uno stabile impegno economico delle famiglie e dall’erosione progressiva della spesa pubblica. Le famiglie garantiscono l’assistenza diretta in particolare con mogli e figlie in 7 casi su 10 e trasferiscono una parte dell’assistenza a circa 1 milione di badanti con una spesa annua per retribuzione stimata in circa 9 miliardi di euro. 

Protezione e assicurazione, perchè gli italiani dovrebbero ripensarci? 

In generale gli italiani preferiscono accantonare risparmi per far fronte ad eventuali imprevisti, anche se le perdite economiche derivanti da un evento imprevisto sono spesso molto più elevate rispetto ai risparmi accumulati da una persona o da un nucleo familiare.

Per questi motivi l’assicurazione è una componente essenziale nella pianificazione finanziaria ed economica di una famiglia e di un’azienda perché consente di limitare le perdite, promuove la stabilità finanziaria e le attività commerciali che a loro volta si traducono in crescita economica e sviluppo.